Il CEO Omar Alessandrini: prodotto contro il Covid
Il brillante Omar Alessandrini di Biomedical-Pharma, azienda con sede a Prato, racconta il prodotto PhotoACTIVE risultato efficace al 100% contro i virus.
Biomedical Pharma, guidata dal CEO Omar Alessandrini, si è dimostrata una delle aziende italiane più attive nel 2020 proprio grazie alla sua attività contro il Covid-19. Biomedical Pharma nasce come ramo aziendale di Power Metal Italia Srl, azienda leader nel settore Areospaziale, Oil & Gas e Automotive. L’azienda con sede a Prato si estende in un area di 16.000mq all’interno di una vecchia ed importante azienda tessile. Considerata un’eccellenza italiana all’avanguardia, lavora in partnership con le più importanti università italiane ed internazionali. Il CEO Omar Alessandrini in questa intervista ci parla in particolare del progetto e prodotto PhotoACTIVE, attualmente esportato già in diversi paesi nel mondo tra cui USA e Francia.
Lei ha scelto di occuparsi del settore medico, come mai ha scelto di investire in questo ambito?
Sicuramente la Pandemia ha influito in maniera diretta sulla decisione di intraprendere questa nuova avventura. Nei primi mesi del 2020 mi sono chiesto come sarebbe cambiato il mondo intorno a me e come sarei potuto essere utile per contrastare il dilagare del virus. Inizialmente mi sono concentrato sui bisogni del momento, quindi la fornitura di DPI che scarseggiava, ma mi sono presto reso conto che questa era solo una soluzione passiva e che si poteva fare di più. Era giusto investire sulla ricerca di prodotti che avrebbero contrastato in maniera attiva i contagi, oggi del Covid-19, domani di altri agenti patogeni trasmissibili per contatto sulle superfici.
In quel periodo avevo sentito parlare di prodotti fotocatalitici a base di biossido di titanio e mi sono fatto una rapida cultura sulle sue potenzialità. Ho contattato varie aziende produttrici che però avevano formule con un problema sostanziale: non rimanevano ancorate alle superfici. Poi, con una ricerca più approfondita, ho trovato un’azienda di Isernia che utilizzava un prodotto fotocatalitico come antibatterico per piastrelle. Questo risultava indissolubile dalla superfice con un’ottima resistenza meccanica: ecco il PhotoACTIVE. Da li è nato il progetto per modificare e testare questo prodotto in laboratorio come antibatterico e virucida. A questo punto ho coinvolto anche il mio amico e socio Alberto Botarelli, avvocato di fama internazionale residente a Panama, con il quale avevo lavorato su prodotti similari. Alberto aveva contatti diretti con l’Università di Siena e da subito abbiamo sviluppato un progetto per testare l’efficacia del composto sul Covid-19.
Come avete sviluppato attivamente questo progetto?
Il progetto è stato portato avanti dalla professoressa microbiologa Maria Grazia Cusi, direttrice del Laboratorio di Microbiologia e Virologia delle Scotte di Siena e autorità nel campo delle Scienze Mediche e di fama internazionale. I risultati ottenuti sono andati oltre le nostre aspettative. PhotoACTIVE è risultato efficace al 100% contro il Covid-19, permettendo la distruzione totale del virus sulle superfici in pochi istanti dalla contaminazione di essa. Da successivi test di invecchiamento abbiamo anche ottenuto la conferma che il prodotto rimane attivo e ancorato sulla superficie per almeno un anno, garantendo di fatto la sanificazione permanente della superficie stessa.
Un prodotto importante il suo, che permette dunque un’igenizazione contro il Covid. Sicuramente molto richiesto adesso; mi dica invece cosa prevede per il futuro?
Sicuramente non ci fermeremo qui, la ricerca sta andando avanti. Da settembre lavoriamo su una variante del prodotto: PhotoACTIVE TEX. Quest’ultimo è in grado di rendere antibatterico e antivirale qualsiasi tipo di tessuto. Un ringraziamento va a Emanuele Cecchi, grande esperto nel settore tessile, che ha ideato e messo appunto un processo industriale definitivo che consente di applicare il prodotto su tessuto TNT, per intendersi quello utilizzato per produrre mascherine, camici medici e tantissimi altri prodotti di uso comune oltre che medico.
I test, in questo caso, sono stati fatti in collaborazione con il laboratorio Vismederi di Siena grazie allo staff del luminare Emanuele Montolmoli. Con i primi risultati il trattamento è risultato rendere i tessuti testati antivirali con esito positivo su Covid-19 secondo le norma ISO 18184:2019. Prossimamente arriverà anche una variante di questo prodotto per applicazione in lavatrici domestiche che ci auguriamo sarà una svolta per la lotta al virus.
In quanti paesi al mondo è già in distribuzione il vostro prodotto?
Attualmente il prodotto ha ottenuto la registrazione per il mercato Americano di FDA come disinfettante di classe 1. Per l’Europa siamo in attesa della registrazione ECHA come Biocida che attendiamo per il mese di febbraio. In questo momento il prodotto è distribuito in USA, Panama, Guatemala, Santo Domingo, Emirati Arabi, Francia, Luxemburgo, Italia e prossimamente in Russia, ma ci sono anche tanti altri paesi pronti a partire.
Mi può dire quali sono i settori e le industrie che richiedono l’uso e l’applicazione del vostro prodotto?
I settori posso essere i più svariati. Partendo dalla sanificazione permanente posso dire che i trasporti pubblici, gli ospedali, le scuole, i ristorati, le aziende, i cinema, i teatri ed i musei sono fra le nostre priorità. Sono questi i luoghi con maggiore possibilità di contrarre il virus, proprio per la difficoltà di mantenere questi ambienti sanificati in modo permanente.
Qual è il primo obiettivo a breve termine?
Il nostro obiettivo è quello di dare un contributo attivo per arginare i contagi. Questo utilizzando innovazioni tecnologiche ad impatto ambientale attivo-positivo: efficienti, ma anche produttive nel miglioramento del nostro pianeta e, dunque, della qualità della vita. PhotoACTIVE è completamente innocuo per l’ambiente e contribuisce a decomporre, oltre a virus e batteri, anche le polveri sottili come Pm10 e Pm2,5, molto dannose per l’uomo. Biomedical Pharma vuole essere un trampolino di lancio per un ambiente più sano e pulito grazie a tecnologie innovative, esclusivamente ecocompatibili e ad impatto 0.
In Italia abbiamo dimostrato in questa emergenza anche la capacità di reinventarci, quanto è importante la visione in anticipo della situazione per un imprenditore?
Sicuramente è fondamentale, specialmente nel mercato di oggi dove i bisogni della collettività mutano continuamente e la tecnologia avanza in modo decuplicato rispetto al passato. Essere pronti a capire su cosa investire, diversificare, migliorare è un dovere dell’imprenditore. Ogni attività svolta nel modo corretto ha un valore, ma questo valore deve essere rinnovato continuamente con una visione quanto più possibile lungimirante. Un esempio semplice di innovazione può essere anche il fatto di svolgere un attività o produrre un prodotto non utilizzando il solito schema, ma cercando strumenti che permettano di arrivare al solito risultato senza usare processi che abbiano un impatto negativo per l’ambiente. Ad oggi è questo il valore aggiunto che permette l’innovazione continuando a produrre lo stesso articolo, ma anche e soprattutto sui nuovi prodotti.
Il consumatore oggi è più attento a questo e l’imprenditore ne deve tenere conto contribuendo il più possibile a sviluppare prodotti ecocompatibili e con produzioni sostenibili.
Lei oltre che con questo prodotto sappiamo che ha anche altre aziende, quale prospettiva mi può dare per il futuro?
Sì, esatto, ed anche in questo anno difficile siamo riusciti, grazie a innovazioni di processo e sviluppo di nuovi prodotti, a mantenere e ad incrementare la nostra forza lavoro con nuove assunzioni. Recentemente la Power Metal Italia ha chiuso nuovi contratti per la produzione di componenti meccanici speciali. Abbiamo anche aumentato il nostro parco macchine con un’isola robotica in grado di produrre H24 con un miglioramento sul consumo energetico. Infine, abbiamo completato il nostro processo produttivo con software di ultima generazione per l’industria 4.0: tutto questo ci permetterà di diventare sempre più competitivi a livello nazionale.
Per quanto riguarda Opulence Company, abbiamo avviato un piano di sviluppo per la ricerca e produzione di componenti per packaging di prodotti alimentari di alto livello. Siamo in collaborazione con un’azienda, con sede nel Principato di Monaco, specializzata in produzione e distribuzione di food end beverage di altissima qualità come caviale e vini prestigiosi. Oltre a questo, stiamo brevettando un innovativo e ancora segreto progetto che speriamo possa rivoluzionare il modo di fare ristorazione di alto livello.
Pensa che ci dimenticheremo presto del COVID oppure cambierà in parte le nostre abitudini?
Sono sicuro che niente tornerà più come prima. Questa Pandemia ci ha insegnato che il mondo globalizzato ha dei vantaggi, ma anche delle problematiche da risolvere. Una di queste è sicuramente l’interconnessione fra tutti i paesi del mondo in maniera costante sistematica: oggi il problema di un cittadino cinese diventa quello di tutto il mondo. La possibilità, un tempo più controllabile, di una pandemia a livello globale poteva essere circoscritta in un tempo minore per la ridotta possibilità di spostarsi. Oggi non è più cosi e quindi dovremmo adeguare i nostri comportamenti a questo nel più breve tempo possibile. Stiamo lavorando per questo.
Un mondo diverso non è una cosa negativa a prescindere, da queste difficoltà ne usciremo più forti e con nuovi stimoli. Dobbiamo essere pronti a prendere le nuove opportunità al volo e fare tesoro dell’esperienza passata.
Il 2021 per molti sarà l’anno della rinascita, qual è la ricetta giusta per ripartire?
Già cominciamo a vedere i primi segnali di ripresa a livello globale, sicuramente questo sarà un anno di rilancio. Dopotutto, tanti progetti sono rimasti in standby nell’ultimo anno e la ripresa è anche e soprattutto grazie al grande sforzo fatto dalla sanità. La ricetta giusta è sempre la solita: adattare il proprio lavoro, essere flessibili, guardare al futuro con determinazione e senza mollare la presa. Questa pandemia ha cambiato anche la percezione di quello che è veramente importante e la salute, il lavoro, l’economia e la libertà sono diventate per tutti cose imprescindibili. L’impegno di tutti deve essere rivolto su come fare perché queste cose non vadano a discapito l’una dell’altra. Questa è una vera sfida, ma anche la più grande opportunità di oggi: un’economia sostenibile e green.
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